In questa sezione del sito vengono riportati documenti rigorosamente scientifici che in modo sufficientemente semplice aiutino a capire in che cosa consiste, allo stato attuale delle conoscenze, la malattia che viene indicata con il termine "Angiodisplasia".
Non sono trattati di medicina per specialisti ma testi rigorosi e semplici che possono contribuire alla conoscenza del male che si deve combattere.
Attualmente sono riportati i testi:
. Angiodisplasia:una malattia tante malattie
. Linee guida delle anomalie vascolari (PDF)
L'Angiodisplasia rappresenta un gruppo molto vasto di manifestazioni patologiche che sono le Malformazioni Vascolari Congenite.
Queste malformazioni si riscontrano quando, per cause ancora ignote, durante lo sviluppo del feto si verifica una interruzione dello sviluppo del sistema vascolare.
Solo in tempi recenti grazie ai moderni mezzi di diagnostica strumentale, gli studiosi di tutto il mondo hanno potuto concordare una classificazione delle MVC.
Queste possono essere arteriose, venose, arterovenose, linfatiche, capillari, e miste.
In base al momento dello sviluppo del feto in cui si verifica l'interruzione dello sviluppo del sistema vascolare, il danno che ne deriva al nascituro può riguardare:
A) i grossi vasi (MVC tronculari)
determinando, ad esempio, la presenza di ostruzioni o l'alterazione della grandezza o della forma di vene o arterie.
Quando l'interruzione si verifica in una fase più avanzata della gestazione.
B) le diramazioni (MVC extra-tronculari)
quando l'interruzione dello sviluppo del sistema vascolare avviene in una fase più precoce dell'embriogenesi.
In questo caso i vasi interessati hanno la caratteristica di conservare cellule embrionali con l'imput di accrescersi.
Poiché i vasi sono in qualsiasi organo e distretto corporeo , e le MVC possono presentarsi in modo semplice o combinato è facile immaginare la infinita variabilità di manifestazioni della patologia. Dagli occhi al cuore, dagli arti ai polmoni, dalle ossa ai muscoli e così via in ogni parte del corpo può restare qualche vaso con la caratteristica capacità di accrescersi invadendo lo spazio circostante, infiltrando organi contigui o inglobandoli in proliferazioni di sistemi vascolari nuovi e del tutto anarchici.
L'osservazione delle manifestazioni in epoche prive di adeguati strumenti diagnostici, aveva fatto emergere alcune sindromi come la Klippel Trenaunay e la Sturge Weber, che sono state interpretate quali patologie a sé stanti e tali rimangono nel Registro delle Malattie Rare, che non si è ancora adeguato all'inquadramento scientifico moderno. Queste sindromi infatti non sono che alcune delle forme combinate delle MVC.
Non si conoscono ancora terapie farmacologiche per le angiodisplasie, che possono essere molto invalidanti e vengono affrontate con trattamenti chirurgici molto delicati e reiterati nel tempo.
Fattori scatenanti per la proliferazione possono essere oltre a un trauma, il menarca o una gravidanza o qualsiasi altra variazione ormonale
Le angiodisplasie sono molto frustranti per il chirurgo come per il malato, perché gli interventi non sono risolutivi e la situazione può riproporsi anche aggravata addirittura dopo poche settimane. Indispensabile è una grande esperienza di chi interviene, per la sensibilità dei vasi che possono rispondere ai trattamenti come a un trauma e prendere a proliferare ancora più rapidamente.
In molti casi è indispensabile la terapia del dolore, anche con dispenser, dalla morfina agli oppiacei.
Le MVC possono presentarsi alla nascita, ma anche più tardi e addirittura in età adulta.
Nell'infanzia è importante la diagnosi differenziata con gli emangiomi infantili. Questi sono tumori vascolari dell'infanzia,che possono regredire spontaneamente dopo i sette anni e per i quali sia la prognosi che l'eventuale trattamento è del tutto diverso. Mentre le MVC non regrediscono mai spontaneamente e si sviluppano insieme all'individuo.
Poiché la varietà di manifestazioni che si può riscontrare è pressoché infinita, non esiste un malato di angiodisplasia uguale all'altro e, qualsiasi tipo di specialista può imbattersi in un' angiodisplasia, dall'urologo all'ortopedico, dal neurologo all'oculista e così via. A volte vengono scambiate anche con un tumore, soprattutto le forme che infiltrano i muscoli. Le caratteristiche delle MVC richiedono dunque frequenti ricoveri da effettuare presso Centri Ospedalieri Pubblici di Esperienza e Multidisciplinari.
Nota
La IUP( Unione Internazionale di Flebologia) nel 2009 ha formulato una classificazione concorde delle Malformazioni Venose che ne consenta ai medici e chirurghi di tutto il mondo la diagnosi e il trattamento
Sintesi tratta da testi e/o pubblicazioni di autori diversi. Ultimo aggiornamento:gennaio 2011
Linee guida delle anomalie vascolari
Una guida completa con la classificazione delle principali anomalie vascolari
Compilatori: Raul Mattassi, Francesco Stillo, Gianni Vercellio, Massimo Vaghi, Giovanni Bianchini, Vittoria Baraldini
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